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TELESCOPIO PLANETARIO ORBITANTE

Orbita terrestre, 2017

TELESCOPIO/PLANETARIO ORBITANTE

Localizzazione

Orbita Terrestre

Ente Banditore

Eleven Magazine

Esito

Proposta – Concorso Internazionale di Progettazione

Anno

2017

Team di Progettazione

Sergio Bianchi con Simone Fracasso, Alejandro Jorge Velazco Ramirez

Il design si basa sul posizionamento di diversi planetari al di fuori dell’atmosfera terrestre, attorno all’equatore terrestre, ciò offre l’opportunità di

creare una rete infrastrutturale su scala globale che collega dei punti strategici nei cinque continenti.

Il sistema è strutturato su una geometria icosaedrica che incorpora anche luoghi come le miniere di grandi dimensioni. Ciò mira a un recupero ambientale di queste aree e facilita il trasporto delle materie prime attraverso l’implementazione del sistema di trasporto Hyperloop nei vertici dell’icosaedro. La costituzione di tale sistema mira anche ad aumentare l’approvvigionamento energetico della terra, infatti l’idea è di collegare i planetari alla superficie terrestre con ponti spaziali che trasportano le persone e inviano l’energia pulita, catturata al di là del filtro atmosferico, a terra.
L’idea di avere non solo uno, ma più planetari si basa su una selezione geometrica di punti di vista strategici verso lo spazio esterno che circonda il pianeta terra.
Questa scelta segue anche l’idea di integrare un nuovo sistema di mappatura del cielo che ricreasse una vista a 360 ° della sfera celeste 15 volte al giorno, offrendo un nuovo strumento per scienziati e ricercatori.
A livello terrestre, il progetto implementa un’infrastruttura globale basata su “Hyperloop | ONE”. Questa rete è costruita con una geometria icosaedrica e collegha tutti e cinque i continenti. Per 5 dei 12 vertici, dove si trovano le stazioni di scambio, abbiamo scelto luoghi problematici come alcune delle più grandi miniere sulla terra ( la miniera di rame della valle di Highland, Canada / la miniera di Carajás, la miniera Brasil / Ankleshwar, India / Mirny Mine, Russia / Grasberg Mine, Indonesia), per recuperarli a livello ambientale e facilitare il trasporto di materie prime in tutto il pianeta.
L’icosaedro connettivo sulla terra e quello che forma la costellazione dei planetari in orbita attorno al pianeta sono collegati in due modi:
Human Link: l’idea è di collegare le stazioni Hyperloop sulla terra ai planetari attraverso l’uso di razzi spaziali riutilizzabili come lo “SpaceX – Dragon V2” che porterà le persone nello spazio.
Energy Link: l’idea è di sviluppare un nuovo sistema di energia pulita che rimandi sulla terra, attraverso un sistema wireless sviluppato dall’Agenzia spaziale giapponese (JAXA), l’80% dell’energia solare catturata dai pannelli fotovoltaici della stazione.

Relazione tecnica