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PUBLIFOTO – DALLA GUERRA ALLA LUNA

Torino, 2022

PUBLIFOTO, DALLA GUERRA ALLA LUNA 1945-1969

Localizzazione

Gallerie d’Italia, Torino

Cliente

Intesa San Paolo

Stato

Realizzato

Anno

2022

Team di progettazione

Sergio Bianchi con Fiorella Campodonico Roy, Mariangela De Meo, Silvia Perobelli

Documentazione fotografica

Vincenzo Labellarte

Insieme alla mostra di Paolo Pellegrin si sviluppa nella “Sala S23” la mostra di Publifoto la quale forma parte dell’archivio fotografico di Intesa SanPaolo. La mostra che presenta foto che vanno dal 1939 al 1969, offre un’ampia rassegna della fotografia italiana.

Idealmente, oltre a segnare l’arco cronologico rappresentato dal quarto di secolo che copre il periodo dalla fine della guerra allo sbarco sulla luna, la mostra – con la curatela di Aldo Grasso e Giovanna Calvenzi –  individua anche un preciso arco mediatico che inizia con la signora che ascolta la radio mentre sferruzza e si chiude con la magica serata dell’estate 1969, quando tutto il mondo assiste in televisione alla più grande avventura della storia dell’uomo, un viaggio che conteneva l’illusione che il mondo sarebbe cambiato: l’uomo posa il suo piede sulla luna. La mostra è composta da immagini inedite, spesso presentate sotto forma di installazione, che trasformano lo spazio delle Gallerie d’Italia di Torino in un luogo di apparizioni.

La mostra si apre, al piano seminterrato con un grande specchio contrapposto ad una parete gialla, sulla quale sono disposte le prime opere. La sala principale ha il suo fulcro nel grande tavolo centrale, progettato appositamente per l’allestimento, posto sotto un grande specchio a soffitto. Sulle quattro pareti perimetrali, le opere disposte in modo cronologico, dalla guerra alla luna.

I grandi specchi ed il colore giallo sono stati pensati per ampliare visivamente lo spazio e per riflettere più luce possibile vista la mancanza di luce naturale all’interno dei diversi ambienti. Tale scelta stilistica vuole inoltre accentuare il contrasto tra i due allestimenti. I toni di Paolo Pellegrin sono scuri, cupi descrivono uno spazio di introspezione e riflessione e si trovano in netto contrasto con i colori di Publifoto, che sono chiari e caldi e raccontano uno spazio di storia e informazione.