MENU CLOSE

MASTERPLAN TOR BELLA MONACA

Roma, 2000

MASTER TOR BELLA MONACA

Localizzazione

Roma

Cliente

Comune di Roma – Municipio delle Torri

Stato

Progetto Preliminare

Anno

2000

Team di Progettazione

Sergio Bianchi con Elisabetta Straffi, Caterina Finocchi, Maria Gaia Mingoli, Valeria Menculini, Roberto Ruggeri, Giuseppe Contartese, Simone Fracasso, Ivano Ferraro, Marco Lorio, Giovanni Favina, Tommaso Fersini, Enrico Bianchi

L’intervento proposto si fonda su due forti esigenze funzionali.
La prima è la ricucitura del tessuto edilizio tagliato su viale di Tor Bella Monaca, che taglia gli ambiti edificati presenti sul lato interno e sul lato esterno della stessa via.
La seconda riguarda il potenziamento delle strutture del Municipio VIII la cui dotazione appare oggi inadeguata.

 

La risposta a queste due forti esigenze viene fornita attraverso l’adozione di due strumenti progettuali:

Il primo è individuato nella PEDONALITA’ intesa come condizione di connessione fra diverse parti dell’insediamento.

Si vuole implementare quella che era una vocazione fortemente presente già nel progetto originario del Piano di Zona, allargando notevolmente l’ambito connesso dallo stesso tessuto pedonale. Il superamento della barriera rappresentata da via di Tor Bella Monaca avviene attraverso la riattivazione del passaggio pedonale interrato, attualmente esistente ma non funzionante e soprattutto, attraverso un nuovo sovrappasso che, inteso come contenitore multifunzionale, supera il concetto e i limiti della semplice passerella pedonale, diventando anche occasione di collegamento sopraelevato fra diversi edifici.

Il secondo è la MULTIFUNZIONALITÀ intesa come strumento di attivazione di processi virtuosi volti a garantire la vivibilità, la flessibilità e la vitalità economica e sociale dell’insediamento,

nonché la sua stessa realizzabilità. Accostare, collegare e far convivere in un unico organismo spazi pubblici e privati, spazi commerciali, residenziali, terziari e ludici, permette in primo luogo di garantire la vitalità dell’organismo stesso non limitata solo ad alcune fasce orarie. Inoltre, la presenza di attività potenzialmente remunerative, come il commercio e le residenze, può fungere da traino e giustificare l’investimento anche per le attrezzature di interesse comune rendendo l’intervento nel suo complesso adatto a una operazione di Project Financing.

Booklet